Abbiamo contattato la Clinica Mangiagalli, Ospedale Policlinico di Milano e abbiamo chiesto alla dottoressa Veronica Boero di rispondere alle nostre domande sul Lichen Bambini.
Quando si parla di Lichen Sclerosus si pensa sempre ad una malattia che colpisce uomini e donne adulti.
Spesso ci dimentichiamo che, purtroppo, anche i bambini possono soffrire di questa patologia fin dalla tenera età.
E per questo che abbiamo contattato la Clinica Mangiagalli, Ospedale Policlinico di Milano e abbiamo chiesto alla dottoressa Veronica Boero ( ginecologa ) di rispondere alle nostre domande .
Ringraziando la dottoressa Veronica Boero e tutto lo staff della Mangiagalli per la disponibilità.
1) Sintomatologia prevalente
Il quadro sintomatologico può essere vario, il sintomo prevalente è il prurito vulvare che spesso è caratterizzato da un peggioramento nelle ore notturne. Meno frequentemente le bambine lamentano bruciore e dolore vulvare di varia intensità, fastidi correlati alla minzione (disuria) e, in caso di interessamento della cute perianale possono riferire dolore e difficoltà alla defecazione. Tali manifestazioni si associano di frequente ad infezioni vulvo-vaginali e a piccole lesioni da grattamento. Questa sintomatologia genera spesso un peggioramento della qualità della vita del bambino, in particolare si evidenzia una maggiore irritabilità nell’arco della giornata, talvolta associata a disturbi del sonno.
2) Terapia alla diagnosi. Quale e per quanto tempo.
Il lichen sclerosus è una malattia cronica e come tale necessita di trattamenti a lungo termine.
La terapia gold standard per il trattamento del lichen scleroso vulvare è il cortisone.
Esistono evidenze scientifiche che hanno stabilito i dosaggi e le modalità di assunzione al fine di “spegnere” la fase attiva della malattia e mandarla in remissione.
E’ importante iniziare la terapia il più precocemente possibile per evitare il peggioramento della malattia fino allo sviluppo di lesioni anatomiche severe. Effettuare la terapia cortisonica a dosaggi inferiori a quelli indicati dalle linee guida può compromettere il risultato finale.
3) Nei periodi di remissione, cioè in assenza di infiammazione, può essere utile una terapia di mantenimento cortisonica e l’utilizzo di creme idratanti?
Nei periodi di remissione della patologia la terapia di mantenimento consiste nell’ utilizzo di creme emollienti. Il trattamento con cortisonici o altri farmaci specifici va riservato ai casi di riacutizzazione o nei casi di mancata remissione completa.
4) Immunosopressori/immunomodulanti. Quando?
In tutti quei casi in cui la terapia di scelta (terapia cortisonica) non sia stata sufficiente a controllare adeguatamente la malattia nel tempo.
5) Corticocofobia
Dati i suoi importanti benefici, la terapia cortisonica rimane la terapia di scelta di questa patologia, nonostante possa in taluni casi comportare un’ atrofia/assotigliamento delle mucose; tale effetto non deve allarmare né limitarne il corretto utilizzo. Un sotto-dosaggio della terapia cortisonica può vanificare il risultato del trattamento.
6) Sappiamo che il Lichen Sclerosus è una malattia che può essere asintomatica ed è per questo fondamentale controllare periodicamente che la malattia non progredisca. Quali sono le parti anatomiche che un genitore deve osservare?
E’ importante che i bambini affetti da LS vengano valutati presso centri di riferimento in cui sia presente un team di specialisti esperti in questa patologia. Questo al fine di garantire una diagnosi precoce ed accurata della malattia e la conseguente presa in carico nel tempo. In linea generale l’attenzione del genitore deve concentrarsi su mantenere un’adeguata igiene locale e idratazione mediante l’applicazione di emollienti. Cambiamenti di colore della cute genitale, secrezioni vaginali atipiche e lesioni da grattamento sono segnali che meritano una valutazione specialistica.
7) Il Lichen Sclerosus nei maschietti, sintomi ed evoluzione della malattia
Nel bambino il sintomo prevalente è il bruciore a livello del meato uretrale esterno all’apice dell’ asta peniena , frequentemente si associa a difficoltà dello scorrimento della cute del prepuzio.I sintomi se prolungati nel tempo portano ad un progressiva sclerosi (indurimento) della cute del prepuzio fino ad una stenosi del meato uretrale esterno e dell’uretra. Altri sintomi possono essere difficoltà alla minzione (disuria) e infezioni.
8) Un messaggio di speranza per i genitori che affrontano questa patologia.
La possibilità di una diagnosi precoce associata alla presa in carico presso un centro specialistico è senza dubbio il primo passo per una corretta gestione della patologia che, se adeguatamente trattata permette un ottimo controllo .
Nei bambini è documentata una buona percentuale di remissione della patologia alla pubertà, verosimilmente dovuta alle modificazioni ormonali ad essa connesse. Anche qualora si osservasse una persistenza della malattia dopo la pubertà un adeguato trattamento e follow up consentono una qualità di vita sessuale e riproduttiva.
9) Siete un servizio multidisciplinare?
Sì, siamo un servizio multidisciplinare in quanto diverse figure professionali partecipano alla diagnosi ed alla cura di tale patologia. Il team comprende ginecologi con esperienza pluriennale nell’ambito del Lichen Sclerosus Vulvare, una ginecologa dell’infanzia e adolescenza, un dermatologo pediatra esperto ed un urologo pediatra dedicato.
Vi presento il team:
-Ginecologi esperti in patologia vulvare: Veronica Boero, Giada Libutti
-Ginecologa dell’infanzia e adolescenza: Elisa Restelli
-Dermatologo pediatra: Riccardo Cavalli
-Urologo pediatra: Alfredo Berrettini