In occasione della settimana delle malattie rare, organizzata da Lisclea, abbiamo incontrato la dottoressa Veronica Foggia, ostetrica.
Se immaginate che un’ostetrica aiuti solo a mettere al mondo i bambini, avrete la piacevole sorpresa di scoprire che per lei significa essere accanto alle donne a 360 gradi. In tutte le fasi della vita. In tutte le problematiche relative agli organi genitali.
E lo fa affrontando le principali patologie, come la vulvodinia, le contratture, l’ipertono, l’incontinenza e il lichen sclerosus attraverso la riabilitazione pelvi-perineale in un approccio globale che prende in esame le singolarità di ogni manifestazione.
Non ha un protocollo. Ogni donna racchiude un universo e a lei, nella sua complessità dedica la prima visita per andare ad elaborare un approccio personalizzato e mirato affinché si torni a comunicare con il proprio corpo, a sentirlo, a non isolarlo.
Gli approcci vanno dalla manipolazione all’uso attento e consapevole di dilatatori passando per l’ausilio di strumenti come l’elettroporazione e la radiofrequenza.
Questo tipo di “fisioterapia pelvica” aiuta ad irrorare i tessuti, a rilasciare tensioni muscolari, a lavorare sulle atrofie, ed è davvero notevole abbinata, laddove ce ne fossero le condizioni, a PRP e Lipofilling.