Una delle domande più ricorrenti tra i pazienti con LS è quali siano le differenze tra il Lichen Simplex, il Lichen Planus e il Lichen Sclerosus.

In questo articolo spiegheremo finalmente nel dettaglio le differenze le tre tipologie di Lichen, illustrate dalla dottoressa Boero al congresso dedicato alle patologie ginecologiche tenutosi lo scorso 24 giugno a Padova.

LICHEN SIMPLEX

Il Lichen Simplex è una reazione irritativa conseguente ad uno stimolo di varia origine, causato da un circolo vizioso di prurito e grattamento.

Caratteristiche:

  • Localizzazione: diversi distretti corporei, tra cui cute del dorso, arti superiori, arti inferiori e genitali.
  • Sintomi: prurito
  • Diagnosi: clinica o istologica
  • Razionale della terapia: interruzione del circolo vizioso del prurito
  • Terapia: creme cortisoniche, emollienti, antistaminici.
  • Trasformazione neoplastica: assente.

 

LICHEN PLANUS

Il Lichen Planus è una dermatosi cronica erosiva.

Caratteristiche:

  • Eziologia: probabilmente autoimmune
  • Localizzazione: diverse possibili localizzazioni, tra cui: cute e mucose della cavità orale, dorso, arti superiori, arti inferiori e genitali
  • Sintomi: prurito, bruciore, dolore durante la penetrazione vaginale, difficoltà e dolore durante l’emissione di urina
  • Segni: modificazione del trofismo e dell’anatomia vulvare con possibile presenza di erosioni muco-cutanee rosso-violacee
  • Diagnosi: clinica o istologica
  • Razionale della terapia: riduzione dell’infiammazione, dei sintomi e del rischio neoplastico
  • Terapia: creme cortisoniche, creme emollienti, terapie rigenerative.
  • Possibile trasformazione neoplastica: 5-7%

 

LICHEN SCLEROSUS

Il Lichen Sclerosus è una dermatosi cronica di probabile eziologia autoimmune che alterna fasi di attività e fasi di quiescenza.

E’ stato identificato nel 1887, ma solo nel 1976 ha ottenuto la denominazione corrente.

Caratteristiche:

  • Prevalenza: ad oggi ancora non chiara. Nelle varie casistiche oscilla da 7 casi/100’000 al 2-3% adulti. Nei bambini è riportata una prevalenza di 1/900.
  • Insorgenza: a qualunque età, dall’infanzia alla menopausa.
  • Localizzazione: nel 90% a livello dei genitali
  • Sintomi: prurito, bruciore, dolore durante la penetrazione vaginale, difficoltà e dolore durante l’emissione di urina
  • Segni: modificazione del trofismo e modificazioni dell’anatomia vulvare
  • Diagnosi: clinica o istologica
  • Razionale della terapia: riduzione dell’infiammazione, dei sintomi e del rischio neoplastico
  • Terapia: creme cortisoniche, creme emollienti, terapie rigenerative.
  • Possibile trasformazione neoplastica: 5-7%