Il 16 Novembre si è svolto a Milano il Congresso Nazionale della Società Italiana Interdisciplinare di Vulvologia, preceduto da una giornata di Corso Precongressuale.
Durante il congresso sono stati affrontati vari temi inerenti le patologie della vulva, e naturalmente il Lichen Sclerosus ha trovato ampio spazio sia all’interno del Corso che del Congresso.
Durante il Corso sono stati ripercorsi gli aspetti fondamentali, tra cui la presentazione clinica, la fisiopatologia, la descrizione delle lesioni basata sulla terminologia corretta, le terapie di prima linea.
Nella giornata congressuale, in particolare, è stato approfondito l’impatto che il lichen sclerosus può avere nel campo della sessualità, e sono state esposte le ultime novità in fatto di terapie.

Come le pazienti sanno bene, questa è una patologia che può avere un impatto notevole sulla sfera sessuale, e non solo per il fastidio oggettivo legato ai cambiamento della vulva, ma per un insieme di conseguenze variegate legate a una compromissione dell’intimità con il partner, ansia dell’evoluzione futura, difficoltà nel comunicare tra partner che può generare conflittualità nella coppia, contrattura del pavimento pelvico, frustrazione che interviene ogni volta che il partner prende l’iniziativa, e molte altre possibilità che vanno gestite guardando oltre la terapia medica, che resta comunque fondamentale.
Per riportare equilibrio in queste situazioni è fondamentale trovare professionisti disposti a dialogare anche su questi aspetti, e poter essere indirizzate a un sostegno psicologico individuale o di coppia, motivo per cui è stato citato il “Progetto psicologhe” di LISCLEA come esempio virtuoso in questo contesto.
Fortunatamente il mondo della medicina si sta accorgendo sempre più della necessità di gestire le problematiche sessuologiche con gli strumenti adatti, scientifici e basati sull’evidenza, e l’ultimo documento di ISSVD del 2024 sul Lichen Sclerosus dedica infatti un intero capitolo all’impatto della patologia sulla sessualità.

Lo stesso documento di ISSVD riprende anche le ultime evidenze circa i trattamenti, ed è necessario ribadire che ad oggi la terapia riconosciuta resta sempre l’applicazione di cortisonico locale. Tuttavia non sempre viene sottolineato a sufficienza come il cortisonico non serva solo a ridurre i sintomi, bensì anche a ridurre la progressione delle lesioni e il rischio che compaiano lesioni neoplastiche. Inoltre è fondamentale che lo schema di terapia sia personalizzato per ogni paziente, in base alla risposta clinica, e si eviti di ridurre troppo l’uso del farmaco, a causa della cortocofobia che porta ad avere un certo timore nell’applicare un quantitativo sufficiente di prodotto per la giusta durata. Si è discusso anche delle novità in campo della medicina rigenerativa, lipofilling e PRP, con medici esperti del settore, concludendo che questi approcci risultano molto utili nella gestione degli esiti cicatriziali della patologia, da valutare secondo un approccio personalizzato in base ai bisogni della paziente.

In conclusione è stata un’occasione di confronto e riflessione tra specialisti che si occupano di Lichen Sclerosus da diversi punti di vista, ginecologi, dermatologi, anatomo patologo, chiururgo plastico, psicologa, ostetriche e fisioterapiste, nell’ottica di coordinarsi per accogliere i bisogni delle pazienti con un’ottica multidisciplinare e variegata.

Il comitato organizzativo, a nome della SIIV, nell’esprimere il consueto apprezzamento per l’attività dell’associazione LISCLEA, auspica di trovare presto nuove opportunità di incontro e collaborazione, e visto il periodo augura anche Buone Feste!

Il Comitato Organizzativo (Eleonora Preti, Gianluigi Radici, Elisa Sipio, Giulio Tosti)

 

Locandina del Programma